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martedì 23 novembre 2010

L'Eterno Divenire


L'essere umano, per sua natura, riduce il senso dell'esistenza a sua immagine e somiglianza.

Siccome tutto ciò che vede intorno a se, ha una origine e una fine, ne desume illusoriamente che "tutto" abbia analoga dinamica di funzionamento.

E ne conclude, altrettanto illusoriamente, che anche l'Universo sia stato creato da qualcuno.

E giustamente chiede ai religiosi "chi ha creato l'Universo?"

E un coro di voci, in modo stereotipato, gli risponde: "è stato creato da "Dio"
Ma quando al coro viene chiesto " e Dio chi lo ha creato?" non arriva risposta... o gli viene detto "dogma della fede".

Nella migliore delle ipotesi, viene risposto:
"Dio è. Punto e basta".

Ma così facendo non spiegano il concetto esoterico sotteso a questa informazione.

Poichè mi è stato chiesto infinite volte di spiegare l'origine del tutto, proverò a farlo io, pubblicamente, e usando parole quanto più semplici possibile.

Ebbene esistono tanti "livelli di esistenza", di cui quella "macroscopica", è solo un riflesso.
Esistono "dimensioni" dove non c'è inizio e non c'è fine: come un serpente che si morde la coda..

è l'Eterno Divenire.

Non tutti sanno ad esempio che a livello subatomico, vi è soluzione di continuità fra tutto ciò che esiste.
Da cui la conseguenza esoterica: "tutto ciò che esiste è uno".

A livelli talmente infinitesimali da non essere neppure concepibili dalla mente umana o dalla sua matematica, le leggi fisiche conosciute, non esistono più.
Tempo e Spazio, parimenti.
Si passa ad una forma "esistenziale" differente.
Non c'è altro modo per descriverla.

Tutto questo NON significa che Dio non esista.

Significa semplicemente che Dio comprende il Tutto, di cui è origine, e al contempo fine.

Per chi è abituato al pensiero "nasco, vivo, muoio" è difficile da capire.

Ma gradualmente, con la meditazione, si percepisce di essere parte di questo Tutto.

E quindi di ciò che molti conoscono con il nome di Dio.

Tu stesso, l'aria che respiri, i tuoi pensieri, le coincidenze che ti portano in un luogo, a vivere determinate esperienze nel bene o nel male, la vita stessa: Tutto è Dio e Dio è Tutto.

Anche il Tuo Sorriso.

La Vita, sai, è come un viaggio, dove il tragitto è assai più prezioso che la sua destinazione.
E' un viaggio di cui non devi avere paura.
Mai.
Devi viverla a pieno, con buon senso e serenità, armonizzando le cose belle alle cose meno belle, senza dogmi, senza superstizioni.

Dio non va mai vissuto come una imposizione.
Quella è una invenzione con cui alcuni poteri hanno piegato e piegano ancora oggi, le masse ai loro voleri, giustificando gli abusi e i soprusi che fanno loro subire.

Dio non è mai un dovere: è un amico.

Dio non da preferenze a un colore o un partito, o a una specifica religione.

Perchè se così fosse, non sarebbe più il tutto, ma solo una parte del tutto.

E una parte del tutto non è Dio.
E' solo una parte..
Capisci cosa intendo?

Inoltre sono assolutamente sicuro che Dio non vada d'accordo con i rappresentanti di certe religioni, e in particolare con quelle che si sono arricchite confiscando beni, torturando, commettendo stragi, roghi, decapitazioni e giustificando questi orrori con il fatto di averle compiute in suo nome.

E non parlo di una religione in particolare.
Parlo di tutte le religioni che nella loro storia hanno compiuto atti simili.
Dio è ben al di sopra delle logiche umane e sopratutto a quelle del vile denaro.

Dio NON è mai dalla parte del potere, e non affiderebbe mai il compito di rappresentarlo in terra ad alcuni uomini si, ed altri no.
Ogni Uomo è Tempio di Dio.

Ma Dio è anche nella Pioggia.

E nei Sassi.

E' in Tutto.

Per Lui, il Cuore, ha un solo Colore.

Non guarda neppure alla forma che hai.

Per lui si è tutti uguali.

Lo ripeto: Dio è tutto ciò che esiste, percepibile e non.
In questo Universo, in quelli paralleli, fino alla loro più piccola dimensione e sfumatura.

E' compito della forma di vita autocosciente, come ad esempio l'essere umano, saper riconoscere Dio in se stesso, e sperimentarlo, comprendere di farne parte, senza inizio e senza fine, senza più dogmi, senza più superstizioni esattamente come in un serpente che...si morde la coda...

Un Abbraccio,

Adam

domenica 14 novembre 2010

Certe "democrazie" terrestri...


L'odio rende succubi di quei sistemi di potere, alle cui popolazioni viene fatto credere di essere separate da fazioni contrapposte, che la legge sia uguale per tutti e che ci si possa difendere dagli abusi di potere commessi da particolari funzionari, dai loro parenti e addirittura dagli "amici"... e dagli "amici degli amici"...

E' tempo di finirla con l'ipocrisia.

Ipocrisia e Democrazia nonostante facciano rima, non sono sinonimi.

Sono le persone oneste che devono insegnarlo pacificamente per quanto loro possibile, ai rispettivi governanti.

State accanto a chi subisce ingiustizie giudiziarie.

Il risveglio comincia da qui.

Senza solidarietà fra cittadini onesti non c'è democrazia.
Senza democrazia non c'è giustizia.
E senza giustizia non c'è libertà.
Non ci sarà mai.

Onesti e disonesti saranno sempre schiavi di un sistema di potere a cui di loro non importa assolutamente nulla.

Non è questione di destra o sinistra. E' questione di mentalità.

Pianeti le cui Scuole, le cui Famiglie, le cui Autorità NON insegnano altruismo alle nuove generazioni, e dove chi ci prova viene ghettizzato, deriso, criticato, ostacolato, sono destinati a vivere sotto lo stato di oligarchia perenne.

In pianeti le cui forme di vita dominanti si trovano ad un livello di evoluzione psicologica tra l'infantile e l'adolescenziale, non si può delegare troppo potere ad una sola autorità sollevandola, come ci risulta all'atto pratico, da qualsiasi responsabilità civile e penale nei confronti dei danni cagionati a chi si rivolge a loro chiedendo giustizia.

I controllori devono essere responsabilizzati.

Ma a certe fazioni che litigano fra loro, fa comodo quando sono amiche dei controllori, lasciargli il potere di fare quello che gli pare, così quando combinano guai e rovinano la vita delle popolazioni, hanno sempre chi li assolve.

Non occorre provenire da un altro pianeta per capirlo, vero?
Basta essere onesti in primo luogo con se stessi.
E chiedersi: che tipo di futuro (e di presente, davvero desidero per me, la mia famiglia e le persone che amo?

Un Abbraccio

Adam

mercoledì 15 settembre 2010

Un Uomo che a 37 anni testimoniò su un grande Segreto italiano




Ci sono Persone per Bene, che per proteggere la Vita di chi Amano, sono obbligate a diventare "invisibili", "fantasmi" senza fissa dimora, "alieni" fra i propri simili, su un pianeta troppo spesso ingrato, ma che Amano con tutto il Cuore.


Una di queste persone, a soli 37 anni, riferì alla magistratura la sua versione dei fatti, su come morirono 81 persone innocenti.


Caro Guglielmo, io, Lilith e gli altri componenti del Team Adam Kadmon, capiamo cosa significa vivere da "fantasmi", forzatamente lontani dagli affetti, sentendosi "alieni" sul proprio pianeta, dove a volte il fatto di assistere a certe verità, anche meno gravi della tua, significa il non poter tornare più indietro, doversi guardare le spalle, raccontarle con il contagocce, lasciando il più all'intuizione e al Buon Senso di chi le ascolta.

Ecco perchè noi divulghiamo valori di Altruismo, Agape ed Humanitas e riteniamo siano l'unica Via con cui gli Esseri Umani e le nuove generazioni possano migliorare un "Sistema di cose che non Va".

L'Umanità ha il diritto di vivere serena senza che NESSUNO la privi della libertà o della Vita. Nè per ragioni di Stato, nè per religioni, nè per qualsiasi altro motivo. Il Sistema è fatto di persone. Come in alto così in basso. Se le persone migliorano, anche il Sistema migliora. Il "Serpente che si morde la Coda" è riflesso dell'Umanità che gli batte in petto ♥

Ed è per questo che Ringraziamo chiunque ti stia vicino, lenendo la tua sofferenza, fra cui Massimiliano e i ragazzi del "David Icke Meet Up".

Chiunque voglia conoscere Guglielmo, lo trova qui:


dove nella sua presentazione si legge:

Ex ufficiale del Tuscania,ex servizi segreti, TESTIMONE DI USTICA costretto a fare il barbone in San Babila a Milano - i ragazzi del "david icke meetup" mi aiutano per la connessione,cercate la mia storia digitando su google: " Guglielmo Sinigaglia"


Ed io ho deciso di raccontarvi proprio la sua storia, attraverso una serie di articoli usciti negli anni su diversi giornali.

Cominciamo da qui: un estratto di quanto pubblicato su Repubblica, a pagina 21, sezione cronaca, il 6 novembre 1990.

"(...) ha 37 anni. E' stato arruolato nella legione Straniera (...) matricola numero 155666, nome in codice Licaone (...) Il Dc 9 dell' Itavia è stato abbattuto per errore. L' ha colpito un missile, lanciato da un Mirage o più probabilmente da un sottomarino. Entrambi delle Forze armate francesi. Il tragico errore si compie al culmine di una convulsa e frenetica battaglia aerea-navale nel basso Tirreno, ingaggiata dopo il fallito tentativo di distruggere il jet che trasportava Gheddafi da Tripoli a Varsavia. L' operazione era divisa in due fasi. La prima, nome in codice Tobruk, prevedeva il rifornimento di armi del Fronte rivoluzionario libico da una base in Sicilia, Petosino, piccolo centro a dieci chilometri da Mazara del Vallo. La seconda, nome in codice Eagles run to run, faceva scattare il piano per abbattere il jet che trasportava il colonnello libico. In Corsica, il legionario si allena a varie azioni. Eravamo circa duecento, ricorda, tutti del Gole, il Gruppo operativo Legione straniera. In tre iniziamo a volare con il Nimrod. Il 26 scatta l' allarme. Le centrali operative erano due, a Decimomannu e a Calvi. Sapevamo che le nostre operazioni erano coordinate da quattro eminenze grigie: i francesi, gli inglesi, i tedeschi e gli italiani. Alle 18 e 30 del 27 giugno, mentre eravamo in volo sul Nimrod, arriva il segnale stabilito: L' oiseau y vole, l'uccello vola, in francese. E cioè che Gheddafi o Jallud erano in volo, da Tripoli a Varsavia, su un aereo civile. L' abbattimento del jet doveva essere effettuato da un pilota libico lealista. Dai radar lo vediamo decollare con il suo Mig. Ma sorge un problema: il caccia non ha carburante sufficiente per attendere l' obiettivo ed abbatterlo. Scatta allora l' operazione di rincalzo. Dalla Corsica si alzano tre Mirage francesi con serbatoi supplementari e armati di missili capaci di centrare il bersaglio anche a 90 chilometri di distanza. Dalla Foch sarebbero partiti altri aerei di scorta e degli F 104 da Decimomannu. I Mirage della Foch dovevano soprattutto tenere fuori dall' azione un Airbus dell' Air France diretto a Barcellona, volo di cui noi eravamo a conoscenza. Nessuno, invece, ci aveva avvertito del Dc 9 che in quel momento stava volando da Bologna a Palermo. Dalla portaerei sovietica Kiev, che incrociava nel Golfo della Sirte, decollano intanto un Mig con i contrassegni libici e uno Yak 36 Stol. A noi ci viene ordinato di abbatterli. L' obiettivo proprio in quel momento vira verso Malta. Sugli schermi radar noi abbiamo due aerei: uno sappiamo essere l' Airbus dell' Air France, l' altro crediamo sia il jet con Gheddafi o Jallud. Invece è il Dc 9 Itavia. Intanto scatta l' ordine di colpire il Mig e lo Yak. L' ordine riguarda tutti: gli F 104, i Mirage, e anche i sottomarini che si trovano nella zona. Tre francesi e uno inglese. Il missile è partito da un mezzo francese, gli unici in grado di centrare anche a distanza l' obiettivo. L' azione è convulsa, tirano tutti: viene giù un Mirage, ma il pilota si salva, e viene giù il Dc 9. La testimonianza di Guglielmo Sinigalia termina qui. L' ultimo capitolo di questa tragedia lo racconta tra i singhiozzi e le lacrime. Il pilota del DC 9, spiega, è riuscito a far ammarare il suo aereo. La carlinga ha galleggiato fino alle 5,43 del mattino. Poi, una squadra di sommozzatori usciti dal sommergibile inglese l' hanno fatta affondare con due cariche d' esplosivo".

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Qualora qualcuno distrattamente, si chieda perchè la vita di questo testimone fu segnata per sempre e perchè ha dovuto allontanarsi da chi amava, lo invitiamo a leggere anche questo articolo (fonte http://blog.oggi.it/news/2010/06/25/ustica-30-anni-dopo-incidenti-suicidi-e-morti-sospette/) da cui si apprende che:

"Nella sciagura di Ustica non ci sono solo le 81 vittime del DC 9. C’è una serie di morti sospette e di testimoni scomparsi che lo stesso giudice Rosario Priore definisce: «Una casistica inquietante. Troppe morti improvvise».Vediamola questa lista che secondo il magistrato è di una decina di morti strane, ma forse sono di più.3 agosto 1980 - In un incidente stradale perde la vita il colonnello Pierangelo Tedoldi che doveva assumere il comando dell’aeroporto di Grosseto.9 maggio 1981 - Stroncato da un infarto muore il giovane capitano Maurizio Gari, capocontrollore della sala operativa della Difesa aerea a Poggio Ballone. Era di servizio la sera del disastro.23 gennaio 1983 - In un incidente stradale perde la vita Giovanni Battista Finetti, sindaco di Grosseto. Aveva ripetutamente chiesto informazioni ai militari del centro radar di Poggio Ballone.31 marzo 1987 - Viene trovato impiccato (la polizia scientifica dirà «In modo innaturale») il maresciallo Mario Alberto Dettori, in servizio a Poggio Ballone la sera del 27 giugno 1980. «Aveva commesso l’imprudenza di rivelare ai familiari di aver assistito a uno scenario di guerra», ha detto Priore.12 agosto 1988 - Muore in un incidente stradale il maresciallo Ugo Zammarelli. Era in servizio presso il SIOS (Servizio segreto dell’aeronautica) di Cagliari.28 agosto 1988 - Durante una esibizione delle Frecce Tricolori a Ramstein (Germania) entrano in collisione e precipitano sulla folla i colonnelli Mario Naldini e Ivo Nutarelli. Quest’ultimo due giorni dopo doveva essere interrogato da Priore. La sera del 27 giugno 1980 si erano alzati in volo da Grosseto e avevano lanciato l’allarme di emergenza generale. Perché? Cosa avevano visto? I comandi dell’aeronautica militare e la Nato non lo hanno mai rivelato.1° febbraio 1991 - Viene assassinato il maresciallo Antonio Muzio. Era in servizio alla torre di controllo di Lamezia Terme quando sulla Sila precipitò il misterioso Mig libico.13 novembre 1992 - In un incidente stradale muore il maresciallo Antonio Pagliara, in servizio alla base radar di Otranto.12 gennaio 1993 - A Bruxelles viene assassinato il generale Roberto Boemio. La sua testimonianza sarebbe stata di grande utilità per la sciagura del DC 9 e per la caduta del Mig libico sulla Sila. La magistratura belga non ha mai fatto luce sull’omicidio.21 dicembre 1995 - È trovato impiccato il maresciallo Franco Parisi. Era di turno la mattina del 18 luglio 1980 (data ufficiale della caduta del Mig libico sulla Sila) al centro radar di Otranto. Doveva essere ascoltato come testimone da Priore.
Gian Gavino Sulas
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Penso che a questo punto non occorra una intelligenza superiore o extraterrestre, per comprendere quale motivo abbia indotto Guglielmo a diventare un senza tetto e allontanarsi dalle persone che ama.

E' per proteggerle: come fra l'altro riportato da questo articolo scritto da Enrico Fovanna:


MILANO Era in servizio come colonnello del Sismi la sera del 27 giugno 1980, quando il Dc-9 Itavia precipitò nel mare di Ustica, con le sue 81 vittime. Oggi Guglielmo Sinigaglia, 46 anni, ex membro di Stay Behind, fa il barbone a Milano, pur risultando tra gli indagati eccellenti nell'inchiesta del giudice Priore. Il suo nome è finito nell'elenco degli inquisiti per reticenza, ma certo oggi lui sembra temere più qualcosa di oscuro e indecifrabile che la semplice violazione del segreto istruttorio.«Voglio stare ancora con mia moglie sussurra vedere mio figlio nascere e crescere. Ma quella sera fu guerra, sì, guerra vera. Priore ha ragione, tutto però finirà nel nulla tra meno di un anno, il 29 giugno del 2000. I reati militari cadono in prescrizione dopo 20 anni,un giorno e dodici ore». Corsa contro il tempo, dunque? Nella borsa Guglielmo porta con sè fotocopie di documenti e tracciati radar, i cui originali sono in mani sicure, «avvocati e notai che li tirerebbero fuori nel caso mi succedesse qualcosa. Nomi da far tremare i palazzi romani, e non solo». La carriera che porta Guglielmo dal Sismi allavita da clochard, comincia trent'anni fa, quando a soli 16 anni entra all'Accademia Militare di Modena, fiore all'occhiello nella formazione di giovani 007. Tra i primi per punteggio, viene messo in incubatrice da quello che allora si chiamava il Sid e addestrato per divenire membro attivo dei servizi segreti. A 21 anni, entra a tutti glieffetti in Stay Behind, organizzazione grazie alla quale potrà addestrarsi all'estero con i Seals americani, i giovani Sbs inglesi(gli stessi che poi un giorno avrebbe indicato come i veri autori materiali dell'affondamento del DC-9) e la Legione Straniera. In 24 anni di servizio, da giovane sottotenente otterrà cinquepassaggi di carriera, fino al grado di colonnello. Ma i suoi guaicominciano nel '93, quando Andreotti, in seguito ai fatti di via Monte Nevoso, per decreto scioglie sostanzialmente la struttura, collocandoal di fuori dell'apparato militare tutti i suoi componenti.Da lì Guglielmo continuerà a rivendicare con testardaggine la propria posizione, con clamorose, ma vane proteste. Fino all'esaurirsi degli ultimi risparmi e alla scelta obbligata, vivere di elemosina. Proprio poco dopo aver messo incinta sua moglie, Diana. Ha una spalla rotta e dolorante, Guglielmo, pantaloni corti, scarpe da tennis, calzini,canottiera e bendaggio rigido. Vestito come l'ultimo dei disperati, da quasi sei mesi ha scelto di vivere per strada, di prendere botte e coltellate, di farsi una doccia a diecimila lire una volta ogni quindici giorni, di stare lontano dalla donna che gli darà un figlio,raccogliendo l'elemosina in corso Vittorio Emanuele, sotto le insegne del cinema Astra. Al suo fianco, fin dall'inizio c'è sempre un collega clochard, Silvio Diligenti, coetaneo, compagno di sventure ed ex maresciallo della Folgore. A Guglielmo la spalla l'ha rotta un altro disperato, la notte di un mese fa. Uno che gli aveva visto tirar fuori un telefonino, quando la moglie l'aveva chiamato, e che doveva aver pensato: se un barbone ha il cellulare, che cavolo di barbone sarà mai? E chissà cos'altro nasconde nel portafogli. E invece no, quel telefonino con scheda ricaricabile era un regalo di sua moglie, Diana Moffa, che vive a La Spezia. La donna che lo chiama, per sapere come sta, se lui la ama ancora, se quel figlio lo vedranno insieme, se davvero è ancora deciso a fare quella vita e fino a quando. Eh sì,perché Guglielmo il barbone, l'ex colonnello del Sismi che sa molto diquello che avvenne quella notte, ha deciso di fare il clochard peramore.La strada, per Guglielmo, non è solo dormire sotto la luna, sul marmodei gradini di una chiesa con la spalla rotta e cercare di fermare ipassanti con una fase di Esiodo, il primo poeta greco, su un pezzo di cartone («La vostra indifferenza uccide la nostra speranza»). La strada è soprattutto violenza. Pochi giorni fa, l'ultima aggressione: uno gnomo vestito di nero cercadi portargli via la scatola delle scarpe piena di monete, trentacinquemila lire in tutto. Lui, più alto di mezzo metro e largo il doppio, prova a reagire, brandendo l'unico braccio a disposizione.In tutta risposta l'altro gli punta un coltello alla gola. Intanto arriva Silvio, afferra il nano per le spalle e lo mette faccia a terra, ma nel frattempo una coltellata alla spalla e una al ginocchio di Guglielmo fanno in tempo ad arrivare lo stesso. «Ci si può fare una tal guerra tra poveri per l'elemosina?», sbraita ora Guglielmo.E se parlassimo della guerra, quella vera, che avvenne la sera del 27 giugno sui cieli di Ustica? Guglielmo Sinigaglia vorrebbe farlo il meno possibile. «Mi hanno preso troppo a lungo per mitomane». Già interrogato più volte, Guglielmo ha fornito la sua versione dei fatti:si trattò di un complotto occidentale per uccidere Gheddafi, chequella stessa sera era partito in aereo da Tripoli, e insediare inLibia un governo filo-occidentale. Le dichiarazioni, molte delle qualigià agli atti, scendono poi nel dettaglio. «Qualche politico italianoavvisò il leader libico, che così atterrò a Malta. Nel frattempo il Dc-9 Itavia si infilò nell'aerovia denominata «zombie» (che in codice sta per «capo di stato ostile»), una sorta di corridoio tre chilometriper cinque. Un sottomarino francese lanciò un missile Standard, concarica di prossimità, che costrinse l'aereo ad ammarare bruscamente.Sulla superficie fu affondato con esplosivo Dynagel dagli Sbsinglesi».Ma c'è dell'altro. «La strage di Bologna fu architettata perdistogliere l'attenzione da Ustica». Da chi? «Fate voi». Cosa prova quando pensa alle 81 vittime? «Penso che le vittime siano 117». In che senso? «Aggiungerei i 36 testimoni morti in circostanze misteriose.Uno scivola sulla buccia di banana sulla scalla del metro a Termini,uno legge il giornale e non si avvede del paraurti di una macchina, unaltro investito da un bambino di 4 anni col triciclo... Lasciando perdere quelli che si sono impiccati in casa».

Enrico Fovanna

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Cominciate a capire?

Noi non abbiamo motivo per non credere a Guglielmo.

E lo riteniamo un eroe.

Uno dei tanti eroi invisibili, che per aver fatto il suo dovere, è ora obbligato a vivere lontano da chi ama, e in condizioni di vita che non merita.

Che nessuno merita.


Un Abbraccio Forte

Adam e lo staff di Adam Kadmon al completo.

giovedì 8 luglio 2010

La Violenza e la Strumentalizzazione


Le forme di violenza, sono sempre da evitarsi poichè alla fine, il prezzo più alto, lo pagano gli innocenti.
Le cose non cambierebbero e nella migliore delle ipotesi, i responsabili, indipendentemente dalle loro ragioni, finirebbero comunque agli arresti, facendo soffrire chi li ama.

Il motivo per cui divulgo i valori di Humanitas, per cui sono lieto quando vedo che li divulgate su Facebook, su Youtube, è perché essi arrivino nel Cuore di quante più persone possibili, affinchè, in situazioni di estrema crisi e ingiustizia, prima di ricorrere a violenze reciproche, a "manganellate", si rendano conto che colpirebbero NON i propri problemi personali, ma persone che hanno problemi comuni ai loro.

Capire questo concetto, è uno dei primi passi da compiere, per risolvere insieme i problemi, anche quelli più gravi, senza farsi più nè indebolire, nè strumentalizzare, da organizzazioni più o meno occulte, che per trarre vantaggio e addirittura lucro, creano di proposito situazioni ingiuste che provocano fazioni.

A quel punto accendono le polveri e lasciano che l'istinto di sopraffazione e il desiderio di sfogarsi, faccia il resto.

Ma lo ripeto: chi viene colpito dalle bottiglie incendiare da una parte, o dalle manganellate dall'altra, è una persona, non il problema!

Un Abbraccio a chi soffre a causa di ingiustizie, con l'augurio sincero da parte nostra che i veri responsabili di questo stato di cose, si rendano conto che il Pianeta Azzurro è un Sistema Chiuso per cui non c'è luogo dove potranno nascondersi per non raccogliere i frutti di ciò che hanno seminato per secoli.

Dunque, meglio seminare Amore e Gioia, che odio e infelicità.
A buon intenditor poche parole.

Non è mai troppo tardi per cambiare rotta.

Adam

venerdì 18 giugno 2010

Amicizia e Vita


Nella Vita, purtroppo, capita di imbattersi in situazioni in cui si può soffrire talmente tanto da credere di annegare nelle proprie lacrime. Quando tutto sembra perduto, occorre pensare che al Mondo ci sono milioni di persone che si trovano in situazioni anche peggiori. Questo non risolve i nostri problemi, ma il rispetto per loro, ci darà consapevolezza, lucidità e coraggio necessario ad affrontarli meglio.

No violenza, no odio, no razzismo, no pregiudizio. Ascoltate con il Cuore. Coltivate persone altruiste, siatelo con loro, proteggetevi l'un l'altro. Questo è il tesoro più grande. La fiducia reciproca. Sapere di poter contare l'uno sull'altro nelle vere avversità.

E' facile essere amici quando le cose vanno bene.
Ma i veri amici li riconosci quando le cose precipitano seriamente.
Quelli che quando sbagli verso il prossimo, con Amore te lo fanno notare, affinchè tu possa chiedere Perdono.
Quelli che cercano di trovare un punto di incontro e non di scontro...
Quelli che non ti aizzano contro nessuno, ma ti invitano a guardare il mondo con più serenità.
Quelli che quando piove si bagnano loro per coprire te.

Si.

La persona che ti stringe la mano e non ti lascia cadere, anche se gliela mordi per il dolore.
Quella che ti abbraccia ad ogni passo che compi verso la risalita dall'abisso.
Quella è la vera amicizia.
Questo è il vero volto dell' Umanità, l'Umanità che va protetta a qualsiasi costo.

Se ti riconosci in questi valori, come vedi NON SEI SOLO.

Un abbraccio sincero.

Adam

"Finalmente la luce riesce ad entrare.
Strano a dirsi ho trovato pace in questa palude"

venerdì 11 giugno 2010

Il Risveglio


Giungerà il Tempo in cui Tutti comprenderanno che si faceva parte dello stesso Sogno, e che si è sempre stati una sola unica Persona.

Per cui Tutto ciò che si prende o Tutto ciò che si Da, viene preso o Dato a noi stessi, anche se gli Occhi che ci guardano, sono differenti.
Di qui l'importanza di Donare quanto più Amore possibile, superando le apparenti diversità che separano l'Umanità.. da Sè stessa.

Adam

sabato 5 giugno 2010

Il Soffio di un piccolo Sole fra le Mani



Tutto Sorge dall'Uno e Tutto si riassorbe nell'Uno.


Di qui si comprende quanto la Sofferenza come la Gioia non siano che mere illusioni del profano.

L'avveduto viva queste emozioni per quello che sono nell'istante Presente senza Remore dal Passato nè Timore del Futuro. Vita, morte, di bifronte divina Illusione. Materia di sogno e Sogno di materia.

Nulla più, poichè il Tempo, come soleva dire correttamente la Nostra comune Antica Amica, è più simile ad Asterisco che a Linea Retta.

Il Segreto e lo Scopo: è Sintesi..

e la sua durata..

il soffio di un piccolo Sole fra le Mani.

martedì 6 aprile 2010

Quante cose che si imparano da un fiorellino




Alcuni dicono che tutto passa e che il tempo guarisce le ferite, anche quelle più gravi.

Ma chi sperimenta immani tragedie sulla sua pelle, perdendo inaspettatamente e senza un motivo, persone che amava profondamente, sa che quel tipo di dolore non passa mai.
Non bastano 1000 vite.

E allora ci si chiede il perchè della sofferenza, ci si domanda disperatamente perchè il fato si accanisca così ingiustamente contro gli innocenti, per quale motivo un Dio che si presume buono e saggio, qualora esista davvero, non li protegga.

In questo momento sono seduto sul relitto di una vecchia barca rovesciata sulla spiaggia.
Davanti a me c’è un fiorellino rosa che fa capolino, timido, fra i granelli di sabbia.
Il sole lo illumina.
Osservo la sua ombra.

Sarei portato a pensare che l’ombra sia prodotta dalla Luce.

Se così fosse luce e ombra avrebbero un legame indissolubile.
Vi sarà ombra fin quando vi sarà luce?
L’ombra è dunque conseguenza inevitabile della luce?


No.

Se osservo meglio mi accorgo che l’ombra non è dovuta alla luce ma alla solidità del fiore che non la lascia passare…Quindi l’ombra è in funzione della forma che racchiude la vita.

La Luce genera vita.

La Forma racchiude la vita.

La Luce sulla Forma evidenzia l’Ombra.

L’ombra dunque sta alla forma (che racchiude la nostra vita), come l’essenza della vita sta alla luce.


Applicando lo smeraldino assunto del “Come in Alto così in Basso”, se ne desume che nel mondo fisico, ovvero quello delle forme, più una persona e prossima alla luce interiore, e tanto più nitidamente percepirà lo spessore e i contorni della sua ombra.

La percezione dell’ombra ci aiuta a comprendere quali sono le nostre limitatezze, i nostri difetti spirituali.L’ombra nel mondo fisico non è eliminabile in quanto essenza stessa dell’essere un “essere umano”.

E’ la bestialità, l’istinto primordiale che spinge gli intelletti meno evoluti a sopraffare il prossimo per conseguire cibo, rifugio, sesso e affetto.

Questi “signori primitivi” sono la principale causa di sofferenza per il genere umano.

Ma senza la sofferenza da costoro cagionata non si potrebbe sviluppare empatia per il nostro prossimo.L’empatia infatti la si sviluppa comprendendo la sofferenza che ci viene cagionata da terzi o da eventi esterni.

Ecco pertanto il vero scopo dell’ombra, della sofferenza, del male: è una funzione della Luce per aprire le menti e i cuori degli uomini, e dello spirito le cui anime racchiudono, attraverso la empatia per il prossimo.
Nel mondo spirituale non esiste alcuna lotta fra Bene e Male.
Non è mai esistita.

Le Tenebre sono una funzione della Luce in quella Scuola Spirituale che è la Vita Terrena.

Qualsiasi religione predichi guerre fra le due polarità, è nel torto.

Qualsiasi loro rappresentante predichi nel Mondo Terreno la sconfitta definitiva dell’Una o dell’altra Parte, è nel torto.

Senza ostacoli non ci sarebbero nè progresso nè evoluzione.Vi sarebbe un equilibrio statico.

Non vi sarebbe vita poichè la stasi è Morte.La vita nasce dall’equilibrio dinamico.

Ma perchè vi sia dinamismo necessiteranno sempre forze contrapposte.Quindi il dolore, quando arriva, è un amico che ci viene inviato dalla Luce, allo scopo di riflettere su noi stessi, osservare i nostri limiti, i contorni e lo spessore della nostra ombra.



Solo così si diventa realmente umani nel senso spirituale del termine, sensibili verso le esigenze altrui, in grado di apprezzare il valore della serenità che è il dono più bello che si può conseguire nella vita terrena.

Quante cose che si imparano da un fiorellino.

mercoledì 19 agosto 2009

Futuro, 11 Maggio 2011 quale è la Verità.


Futuro,
11 Maggio 2011: potrebbe sembrare una data qualsiasi di un soleggiato giorno primaverile... ma per alcuni siti web e alcuni bloggers si tratta invece del giorno in cui la città di Roma sarà completamente distrutta da un violentissimo terremoto.
A loro dire questo catastrofico annuncio si baserebbe sui calcoli esatti effettuati dal ricercatore italiano Raffaele Bendandi, venuto a mancare nel 1979.
Sempre secondo questi internauti, lo scienziato avrebbe previsto con estrema esattezza, anche il verificarsi dei più distruttivi terremoti italiani, al punto da acquisire una fama internazionale.
Inutile dire che questa notizia si è diffusa al pari di un tam tam mediatico nella giungla del web, inducendo moltissime persone, ad organizzarsi per abbandonare la città prima del giorno fatale.
L'osservatorio Bendandi, nega che ci siano mai state previsioni da parte del loro scienziato, inerenti un evento sismico che possa colpire e distruggere Roma, in data 11 maggio 2011.
L'unico terremoto, effettivamente previsto senza eccessivo margine d'errore, si verificò il 2 gennaio 1924, colpendo, oltretutto con due giorni di ritardo (rispetto alla data dichiarata), la regione italiana delle Marche. Sembrerebbe che le stesse capacità predittive di Bendandi, siano più il frutto di titoli sensazionalistici, da parte di una certa stampa italiana e straniera, che di riscontri oggettivi. Il ricercatore parte dall'assunto che così come la luna eserciti attrazione sulle masse oceaniche, parimenti, se congiunta a particolari aspetti planetari, eserciterebbe attrazione gravitazionale anche sul magma delle profondità terrestri su cui, secondo la teoria della tettonica delle placche, navigherebbero i continenti, i fondali oceanici e le forme di vita che li abitano.
Ma allora, se non da Bendandi, da dove può essere nata questa leggenda metropolitana?
Osservando la volta celeste inerente il periodo Aprile-Maggio 2011, pianeti appunto quali Marte, Mercurio, Venere, Urano Giove (e l'allineamento e opposizione con Saturno, pianeta che al pari di Giove è molto voluminoso) avrebbero potuto influenzare qualche appassionato di Bendandi, a creare una teoria, secondo cui questa sommatoria di attrazioni gravitazionali, scatenerebbe violenti terremoti.
Ma avere indicato la città di Roma, è stato da parte dell'autore, del tutto arbitrario.
Grave è il comportameno di numerosi siti e blog, che copiandosi l'uno dall'altro, hanno divulgato la notizia come fosse vera, senza neppure lontanamente specificare, che si trattava invece di teorie, e ancor più grave, senza verificare se si trattasse di una reale previsione effettuata da Bendandi...
Non lo è.
Dunque cari amici bloggers e webmaster, ora che avete la conferma che il terremoto dell'11 maggio 2011 a Roma, trattasi di notizia palesemente infondata, vi prego di rimuoverla il prima possibile dai vostri spazi web perchè rischia realmente di creare inutili preoccupazioni: e non solo alle persone e alle famiglie che vivono nella capitale ma anche in tutto il Lazio e nelle regioni confinanti. Un esodo di massa comporterebbe pericolosi ingorghi di traffico con rischio di incidenti. Datemi retta. Credo che in Italia ci siano già abbastanza problemi. E purtroppo questa non è una teoria, ma un'amara realtà.
Confido nel vostro buon senso.
Un abbraccio.

Adam.