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giovedì 12 dicembre 2013

Anche nella pioggia e nella solitudine può esservi Bellezza e Poesia.


Procedete Sereni verso i vostri Obiettivi.

Laddove si agisca con sincera genuinità, desiderio di Bene e Pace per Tutti, evitando fanatismi, invidie, gelosie, odio, vendetta, violenza, presto o tardi, si ottengono risultati positivi.


E'chiaro che più sarete importanti e più troverete individui od organizzazioni che tenteranno di ostacolarvi per questioni di interessi o anche futili invidie.


Ma alla fine sarete Vincenti.


Chi è riuscito a vincere sa bene di cosa parlo, quindi mai arrendersi.


Agire nel Bene, veramente nel Bene e per il Bene, a Cuore limpido.


Non importa chi siate stati in passato né di cosa dicano di voi, in positivo o in negativo: 


ciò che conta è cosa siete e fate nel Presente e la motivazione limpidamente costruttiva con cui guardate al futuro.


In tal caso siate sicuri che realizzerete i vostri Obiettivi.


Agendo positivamente, infatti, non sarà più questione di "se" ce la farete a raggiungere il traguardo, ma solo di quanto tempo impiegherete.














Occorre imparare a riconoscere l'Onda, sentire quando arriva, apprendere a seguirla, come farebbe un esperto surfista.


Se cadete, vi rimettete sulla "tavola" quanto prima e riprovate, salendo sull'onda successiva.


Ci possono volere decenni. 

E si può cadere tante volte.
Si può anche non essere capiti. 

Anzi si può addirittura scoprire di essere ostacolati dalle stesse persone che si stava cercando di aiutare.


Sono tempi difficili e confusi, quindi non sorprendetevi di niente.


Ma ponetevi un obiettivo di miglioramento della qualità della vita di tutti, basandolo su azioni buone, altruiste, prive di violenza.


Un passo alla volta, vedrete cambiamenti.

Prima impercettibili. 
Poi man mano che l'onda si alza, imparerete a dominare anche l'egocentrismo e l'orgoglio.

E non cadrete più, fino ad arrivare al traguardo.

Quando sarete arrivati scoprirete che la parte più bella del vostro viaggio, è stata la cavalcata stessa dell'onda, compreso le cadute e le risalite sulla "tavola".


Il vero senso della vita infatti, il suo sapore più genuino, è nelle sue esperienze.


Guardate al passato o al futuro quel che tanto che basta per agire con buon senso, ma senza legarvi troppo a rimpianti o aspettative.


Gustatevi ogni istante.

Questo significa realmente vivere.

Anche nella pioggia e nella solitudine può esservi bellezza e poesia.


Poiché sono qualità che avete già dentro di Voi. 


E non dipendono da nessun altro. 

Questa è verità. 

Non fiaba. Non teoria.

Vi Auguro tutto il meglio.


Un Abbraccio (Forte) e a presto.

Adam


martedì 18 agosto 2009

Come in una Danza.

Penso a una mia semplice azione.

Considero due possibilità:

1) quella di una azione fatta con paura, sospetto, insicurezza, doppio fine (e tutto quello che volete)
2) quella di un'azione pura, fatta con serenità.

Quello che spesso accade alla azione del primo tipo è di non "cogliere nel segno" e di generare un insuccesso o un incidente; all'azione del secondo tipo invece è spesso riservata una sorte più fortunata e diretta.

Ma si tratta davvero di semplice fortuna o sfortuna? Rifletto.

Quanto tempo perdo a titubare, a indugiare, a rimuginare?

Mesi, giorni, ore, secondi, frazioni di secondo?

In un incidente una frazione di secondo nella mia attenzione determina la vita o la morte, mia o di chi mi sta accanto.

In un amplesso, un secondo, fa la differenza tra la procreazione della vita e il nulla.

In una operazione chirurgica qualche minuto di durata in meno scongiura l'esigenza di una nuova iniezione di anestetico.

In un esame mezzo minuto per riflettere può determinare la bocciatura e 5 secondi in più prima di una risposta avventata possono determinare la promozione.

Sono solo esempi approssimativi, ma quanta della mia vita dipende strettamente, innegabilmente, indiscutibilmente dalla precisione delle mie azioni, delle nostre-Vostre azioni?

Penso a milioni di individui che si muovono sulla base di azioni del primo tipo, azioni rallentate dalla paura o da altri inquinamenti di tal fatta.

Penso alle interazioni di tutti questi individui tra loro, e alla confusione generata da tutte le loro azioni deformate da un Sistema che usa proprio quelle paure per stordire, intorpidire, bloccare.

Pensate a quanti incidenti, quanto dolore, quanto fallimento, quanto odio, quanta morte possono dipendere dal nostro "non essere presenti" a noi stessi, in quel preciso momento.

E allora penso alla Vita, come a una danza.

Difficile danzarla senza sbavature, ma non impossibile.

Ci si arriva, con il tempo, volontà e pensiero positivo.

So che non è facile.
Soprattutto sotto la pioggia.

Ma ci provo.

E se scivolo o mi spingono, e cado, resto a terra quel tanto che basta alle ferite per guarire.

E poi mi rialzo, e riprendo la danza.

E nel Cuore la paura fa sempre più spazio alla consapevolezza che non è finita neanche quando è finita.

Ma questa è un'altra storia... e un giorno, te ne parlerò.