lunedì 4 ottobre 2010

L'importanza della solidarietà reciproca ai fini della sopravvivenza


Quando un essere umano per la prima volta subisce soprusi da cui non può difendersi, nè da solo, nè tramite familiari, nè tramite le autorità competenti, si rivolge alle istituzioni e ai servizi di informazione. Ma quando scopre che l'aiuto non arriva, e il sopruso di cui è vittima continua ad aggravarsi, iniziando a diventare molto costoso sia in termini economici che di sofferenza psicologica, può succedere di tutto.

Solitamente il buon senso comune suggerirebbe di "inghiottire il rospo".

Ma può accadere che l'esasperazione, la frustrazione di qualcosa che viene vissuto come un fallimento esistenziale porti alla depressione, e tralasciata, ad una serie di crisi depressive, anche di particolare gravità, fino a commettere azioni di cui se si sopravvive, ci può pentire per tutta la vita.

E questo non dovrebbe accadere in una specie che si presume evoluta.
Mai.

Eppure alcuni esseri umani guardano ancora alla sofferenza del prossimo con indifferenza se non addirittura cinismo.
Anzichè ascoltare le richieste di aiuto, tirano avanti per la loro strada.

Per non sentirsi in colpa, per esorcizzare la coscienza che gli sussurra "guarda che poteva capitare anche a te", inventano degli alibi che suonano così: "a me non sarebbe accaduto", "quello è nei guai perchè se l' è andata a cercare", "tanto se non lo aiuto io lo farà sicuramente qualcun altro", "quando ne avevo bisogno io a me non ha aiutato nessuno" ecc...

E così lasciano un essere umano, un loro simile, ad un destino non bello che sarà costellato di amarezza, perdite, delusione, disperazione.

Pensano che quanto accadrà a quell'uomo resterà confinato a lui e al massimo alla sua famiglia.

Si sbagliano.

E vi spiego perchè:



Quando un essere umano si trova vittima di stress eccessivo, rischia esaurimento nervoso, crisi depressiva, e potrebbe arrivare a livelli di sofferenza tali da poter divenire capace di atti pericolosi non soltanto per se stesso ma per tutti.

Se nessuno lo aiuta diventa come una pentola a pressione con il tappo, una bomba ad orologeria.

Quante volte sui quotidiani di ogni parte del mondo, si apprende di persone che compiono stragi, che sterminano la famiglia, che suicidandosi con il gas fanno esplodere un intero condominio, che salgono su un campanile sparando a caso sulle persone, o più "semplicemente" guidano in stato di ubriachezza o drogati investendo passanti.

I servizi di informazione liquidano la vicenda scrivendo: "soffriva da tempo di crisi depressiva" ma non accertano quasi mai le cause che ne provocarono la depressione, nè indagano se la vittima (perchè è una vittima) aveva provato invano a chiedere aiuto agli stessi servizi di informazione o alle istituzioni e ancor meno se costoro li aiutarono, o quanto meno gli risposero.

Dire "suicida" od "omicida" per crisi depressiva non vuol dire niente.
La crisi depressiva non è la vera causa.
E' la conseguenza di un qualcosa che lo ha reso infelice.

Ora se io, che qualcuno accusa di essere un "rettiliano" travestito da "umano", sono in grado di capire che una crisi depressiva può colpire chiunque, credo che le istituzioni e i servizi di informazione, a maggior ragione dovrebbero rendersi conto che abbandonare i cittadini a loro stessi, mette a rischio tutti i cittadini.

Quindi chi sono i veri responsabili?
Sono forse le vittime? I cittadini? Le istituzioni?
I servizi di informazione? Coloro che abbandonano la vittima a se stessa?
Sono le contraddizioni stesse del Sistema?

No.

Lo sono tutti: sia coloro che per professione potevano e dovevano intervenire per tempo, sia tutti coloro che non hanno mosso un dito. Neanche una parola di conforto.

Il Sistema, le istituzioni e i servizi di informazione, la società sono fatti di persone.
Non sono concetti astratti.
Anche l'ipotetico New World Order, che pochi hanno capito essere in verità un Old World Order è fatto di persone.

Quindi se ogni persona nel suo piccolo migliora, tutti i sistemi migliorano diventando realmente, reciprocamente solidali.

A nessuno conviene che la massa impazzisca.
Una massa impazzita è come una mandria inferocita che travolge tutto e tutti, buoni e cattivi.

Quindi anche gli egoisti farebbero bene ad ascoltare, a conoscere il contenuto di questo mio messaggio.

Ci sono storie umane che potrebbero diventare tragedie non solo per la persona depressa ma anche per gli egoisti o le persone a loro care, che casualmente potrebbero finire in mezzo al raptus suicida od omicida.

L'ho spiegato all'inizio: i quotidiani di ogni parte del mondo raccontano di stragi nelle scuole, genitori che uccidono i figli e viceversa, persone che suicidandosi con il gas fanno esplodere un intero condominio, che salgono su un tetto sparando a caso sulle persone, o "semplicemente" guidano in stato di ubriachezza o drogati investendo passanti.

Solo quando "ci scappa il morto" allora le persone sembrano svegliarsi... e a volte non basta neanche quello.
Alcune sono troppo scoraggiate. Troppo assuefatte alle cattive notizie.

Tanto premesso ora, anche gli egoisti più incalliti ora dovrebbero aver compreso, anche se non particolarmente intelligenti, il perchè quando si apprende della sofferenza altrui, non bisogna pensare "chi se ne importa di quello li, fatti suoi, se si suicida vuol dire che era pazzo, tanto a me non può succedere niente".

Il pianeta azzurro, è un sistema chiuso.
Gli esseri umani sono come una rete di contatti.
Se salta uno, ci possono finire in mezzo anche quelli che sono estranei alla sua vicenda.

Quindi capite l'importanza dell'altruismo, dei valori di Agape ed Humanitas che trasmetto.

Non pensate mai "tanto a me non può succedere" perchè non è così.

Anche gli esseri umani più forti, se ripetutamente provocati, o vittime di ripetuti fallimenti ad opera di gruppi di persone che si mettono d'accordo fra di loro per impedirne la riuscita sociale, o per fargli perdere qualcosa a cui lui teneva tanto, o anche più semplicemente la tragica e accidentale perdita di una persona che amava con tutto il Cuore, può ammalarsi di depressione e in casi particolarmente gravi, compiere sciocchezze di cui, se sopravvivono, si pentono per tutta la vita.

Ci sono persone che sono talmente stressate che si uccidono per un parcheggio rubato o una mancata precedenza.
Alcuni che vanno allo stadio per picchiarsi.
E non mi riferisco solo agli Ultras ma anche a chi dovrebbe mantenere l'ordine.

Non tutti vanno al lavoro in condizione di serenità perchè i problemi, bene o male, li hanno tutti, anche i migliori.

Ecco perchè dico "attenti ragazzi: NON siate violenti: la violenza elimina le persone e NON i vostri problemi: elimina persone con problemi uguali ai vostri"

Non sono parole scritte per sentito dire o perchè non ho di meglio da fare.

Sono parole che possono fare la differenza fra la vita e la morte, fra la libertà e la prigione, fra un vita serena o una vita funestata da procedimenti penali e rimorsi di coscienza.

E allora cosa fare?

Il primo unico rimedio è la prevenzione di queste situazioni esasperate, tramite la solidarietà reciproca nel quotidiano.

Il successivo naturalmente sarebbe quello di eliminare le cause che producono queste contraddizioni nel Sistema che portano alla pazzia anche le persone più sane di mente.

Sono tempi difficili e molte persone perdono i valori umani e le prospettive del futuro.
Si sentono abbandonate a sè stesse.
Tradite.
Sole.
Pensano che tutto il pianeta sia marcio e che non possono farci niente.

Non è vero.
Le cose possono cambiare e anche subito.
Dipende solo da quante persone capiscono quello che gli sto dicendo.
Ma io percepisco, sono più che certo che moltissimi di Voi si stanno dicendo "E' la stessa cosa che dico io da una vita. Finalmente qualcuno che la pensa come me"

Quello che sto dicendo non è ALIENO.
E' umano.
O almeno penso.
Credo sia normale che gli umani si aiutino fra simili.
Lo fanno tutte le creature dotate di intelligenza ed autocoscienza ovvero in grado di rendersi conto della conseguenza delle loro azioni e di esistere, qui e in questo momento, "Hic et Nunc".

Ogni cultura, anche quelle evolutesi fuori dal Sistema hanno subito crisi e difficoltà inenarrabili, persecuzioni, torture, esilii.
Ma quelle che sono sopravvissute ci sono riuscite NON certo perchè erano violente o egoiste.
Tutt'altro.
Nei momenti più difficili andarono avanti ricordando a loro stessi e ai loro simili un principio che in italiano suonerebbe così: "in guerra si è perso di più".
Credo capiate il profondo significato di questa frase, e la forza e la lucidità che ridona nei momenti che sembrano troppo dolorosi da accettare e superare.

Ma ciò che aiutò moltissimo fu la solidarietà reciproca, innata, istintiva tipica di ogni forma di vita realmente evoluta.

Le persone egoiste invece, purtroppo per loro, si estinsero.

E anche quelle dei tempi moderni avranno lo stesso destino.

Non sarà la violenza a salvarle, nè le bugie, nè la repressione, nè potenti, nè guerre, nè insabbiamenti, nè superstizioni.

Ciò che salva una civiltà è la presa di coscienza di sè stessa, dei suoi limiti e delle sue potenzialità.

E' la comprensione, il rispetto, la divulgazione e l'applicazione del concetto: "migliorando me stesso miglioro il mio mondo".

A volte basta anche un solo semplice sorriso, un dirsi "ehi ciao, sono qui, ti vedo, ti sento, so che stai soffrendo, non sei solo", che il destino di un essere umano può ritornare sui binari della Vita.

Spero che quanto vi ho scritto in questi mesi vi possa essere in qualche modo di aiuto.
Lo speriamo sinceramente.

Per quanto ci sarà possibile resteremo qui e metteremo in evidenza le vostre storie, quando ne avrete bisogno.

Poi starà a voi divulgarle sempre con serenità e buon senso.

Se i servizi di informazione non fanno il loro dovere, diventate voi i veri servizi di informazione.
Raccontate storie vere, di tutti i giorni, sempre con buon senso ed equilibrio.
Le belle notizie.
Atti di altruismo.
Anche quelli compiuti da voi stessi.
Non temete di esporvi.
Nel mio-Vostro spazio potete esprimere la bellezza che avete dentro e che fuori vi obbligano a reprimere.

Io so che moltissimi di voi sono persone consapevoli e responsabili di quanto gli accade intorno e che desiderano sinceramente migliorare con buon senso, per quanto gli sia possibile, la loro vita e quella del prossimo.

All'inizio del mio viaggio vi dissi che esistono "isole" nel cuore del sistema che possono donargli un Cuore.

Anche voi siete diventati una di quelle isole.
Voi siete parte di quel Cuore.

Un Abbraccio forte.

Adam