lunedì 7 novembre 2005

La neve, la fiaba ed un Re.


io, Adam Kadmon.
Nevica, ed è qualcosa di bello da vedere dietro i vetri di una camera.

Cosa ben diversa è invece il trovarcisi sotto...
Può essere anche divertente ma il più delle volte, specie se si è lontani da casa e non si ha un tetto, o si è obbligati a lavorare all'aperto, ecco che la prospettiva delle neve perde ogni romanticismo fino a diventare in certi casi addirittura pericolosa.

Ebbene nella vita quando si giudica qualcuno o qualcosa occorre ricordare l'esempio della neve.

Ovvero è tutta una questione di punti di vista, da quale posizione vedi un fenomeno, che sia meteorologico, come la neve, o un evento politico, militare, sociale e quant'altro.

Sono cose che si imparano con l'esperienza. L'esperienza è madre di saggezza.

Sembrano parole semplici, concetti banali.

Ma quante persone conosco che esprimono loro percezioni soggettive imponendole come fossero verità assolute?

Troppe.

No, non farò come loro.

Presenterò sempre tutto come fiabe.
Non importa quanto veritiero o quante prove io abbia di un dato argomento.
Saranno gli eventi a dimostrare o confutare ogni mia favola.
Dio vuole cosi. Ed io farò cosi. Ed è giusto che parli di quel Dio di vita, e di quanto mi mostra fin da bimbo.

Le persone sagge capiranno subito o quasi.
Quelle con meno esperienza di vita, impiegheranno un pò di più.
Quelle stolte non capiranno mai.

Adam Kadmon
secondo la visione profetica
di Ildegarda di Bingen
(1100 d.C)
Se guardo i gradini più bassi della rete di piramidi di cui consta, secondo la mia fiaba, il sistema di potere, vedo spesso persone stolte in posti dove dovrebbero essere impiegate persone sagge. Se guardo ai vertici vedo spesso persone di potere ma poco sagge. E mi chiedo tali persone poco sagge e preparate come potranno proteggere il loro popolo in caso di una emergenza di tale dimensione da richiedere reale competenza e altruismo?

Se  coloro che controllano il mondo, fossero tutte persone sagge e preparate, saprebbero che le fondamenta delle loro piramidi, poste in mani di stolti, finirebbero travolte dalla prima vera emergenza.

Dio me lo ha mostrato.
E mi ha insegnato che:

Potere non significa saggezza.
Potere usato male può significare perdere il contatto con la realtà.
Potere usato male può significare logorarsi e perdere di vista della vita la cosa più importante:
il viaggio.

E' il viaggio e non il traguardo che conta.
Le emozioni, i sogni, le speranze.
Un dettaglio del mio anello.

Quando sei al comando, quando sei un re, un imperatore, un dio, e puoi ottenere tutto ciò che vuoi, perdi il gusto della vita.

Un re saggio scende dal trono e si mescola nella folla per capire la realtà del suo popolo.
Solo un re stolto resterebbe nella sua gabbia dorata credendo ciecamente a quanto gli riferiscono i suoi sudditi di rango più alto.

Solo vivendo come vive la classe meno agiata del popolo, un re può capirne i problemi e aiutarlo.

Secondo la mia fiaba è così che agisce un re saggio e giusto.

Un Abbraccio,
Adam Kadmon

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