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domenica 21 dicembre 2014

Il Genuino Significato del Natale è nello Spirito con cui lo si Vive


E' di nuovo Natale.

A Uomini e Donne che, per quanto forti, sperimentano ancor più durante le Festività un profondo senso di solitudine, dedico una fiaba che sembra "Natalizia", invece è realmente accaduta. La riportai anni fa nel mio blog. 


Ringrazio coloro che hanno scritto al mio ufficio stampa (qui in messaggeria) comunicandomi di averne all'epoca tratto giovamento. 


La racconto nuovamente volentieri, nella Speranza che anche quest'anno possa aiutare qualcuno a fare o ricevere del Bene, a trovare forza, coraggio e bontà, anche quando tutto può sembrargli invece perduto. 


Occorre pazienza ma tutto si aggiusta. In un modo o nell'altro.


Ebbene tanti anni fa una persona intelligente, forte, profonda, saggia, a causa di stoltezza ed invidia altrui, subì tante di quelle sventure che era arrivata a meditare di suicidarsi il giorno di Natale.


Non riusciva infatti a lenire il dolore per la perdita della donna che ama con tutta la sua anima.


Posso confermare la purezza dei suoi sentimenti perché essendo caro amico di entrambi, vissi in prima persona la loro storia fin dal principio, storia che fortunatamente ebbe un lieto fine, infatti si sposarono e ancora oggi vivono felici e contenti.


Non hanno mai dimenticato ciò che accadde loro, motivo per cui, essendo grati del lieto fine, consapevoli della fortuna che hanno avuto, ogni anno mi invitano a raccontarla ai miei lettori, nella speranza possa essere di aiuto ad altre persone qualora si trovino soli e nella stessa situazione che vissero all'epoca.


Come il mio amico desidera io sottolinei, la vera ragione per cui decise di desistere dall'intento di suicidarsi è perché qualcuno insieme ad altri amici, gli fu genuinamente accanto in tutti quei momenti veramente non belli, riuscendo così a trasmettergli, l'emozione di quanto fosse importante per noi la sua vita.


E' importantissimo comprendere che lui, come la maggior parte delle persone che meditano di togliersi la vita, non è che volesse uccidersi perché non gli piaceva vivere... Lui amava vivere. Ma era invece disperato perché non sapeva come porre fine a quel dolore struggente e inconsolabile che lo tormentava dal risveglio a quando, esausto, si addormentava. 


Come abbiamo fatto a salvarlo?


Pur di non lasciarlo solo, in balia della sua disperazione, consapevoli che stava sfociando, o forse era già diventata, una grave depressione, siamo arrivati a mettere da parte i nostri problemi personali, e sacrificare la compagnia di persone a noi care (e oltretutto altruiste, e che ringraziamo di Cuore, visto che non ci hanno rimproverato la nostra assenza affettiva, capendo che la gravità della situazione del nostro amico richiedeva priorità). 


E vi fu il lieto fine.


Ma se noi non fossimo esistiti? Se lui fosse invece rimasto solo, o peggio, fosse stato anche umiliato da persone che non hanno rispetto per chi si trova a vivere situazioni di tale sofferenza? Se non ce l'avesse fatta?


Lei, che lo aveva lasciato ma lo amava, lo avrebbe perso. Nessun matrimonio. Nessuna futura famiglia e nessuna futura risata dei loro bimbi, perché se fosse finita in tragedia, sarebbe sparito tutto, in una cruenta nuvola di un abisso di dolore e sensi di colpa, per non parlare di quanto avrebbero sofferto anche i suoi genitori. Insomma si sarebbe innescata una catena di dolore infinito. Ad ogni modo, tutto è bene quello che finisce bene.


Quindi, per favore, non sottovalutate mai chi vi dice che ha intenzione di suicidarsi.


Stategli accanto, con sensibilità e dolcezza. Se non sapete come fare, quali parole trovare, ricordate che l'importante in quei casi, non è parlare ma ASCOLTARE. Scrissi proprio un post a riguardo il 1 novembre del 2011, contenente dei consigli per salvare chi soffra talmente tanto da farci indurre a sospettare che voglia suicidarsi.


Spero vi sia utile. Questo è il link: http://777babylon777.blogspot.it/2011/11/aiutare-un-amico-o-parente-che-sta.html (clicca "qui" per leggere). 


Quindi come capite, nessuno dovrebbe essere lasciato solo, soprattutto se sapete che ha avuto eventi non belli durante l'anno, problemi che non è riuscito a risolvere.

E a Natale e durante le feste, occorrerebbe stargli ancora più accanto.

Purtroppo ci sono persone invece (e qui mi ricollegherò in parte al post dell'anno scorso che vale sempre), le quali, anziché vivere la serenità dello spirito natalizio, perdono tempo a litigare fra loro, per stabilire, se Cristo sia nato il 25 dicembre o se sia esistito, o sia stato figlio di un Dio ecc... 


Ma così facendo, come accade anche per tanti altri argomenti su cui litigano, ne smarriscono il vero significato.


Dimenticano che la bellezza e l'utilità del pensiero del Cristo, come del resto di qualsiasi altro pensiero di qualsiasi altra persona nobile d'animo, NON dipende dall'origine di chi lo divulga, ma dal suo contenuto.


La vera natura di una pianta infatti, non si riconosce dall'aspetto, ma dalla bontà dei suoi frutti. 


Questo concetto vale anche per ogni forma di potere: religione, politica, sicurezza.. Tutto.


E' giunto il tempo, come ben compreso da coloro che mi davvero condividono il mio Spirito, di superare concetti quali "ideologia" o "divisa".


E' tempo di capire cosa intendo da anni nello scrivere il "Cuore ha un solo Colore".


Quale dio, davvero buono e saggio, guarderebbe all'apparenza?


Un vero "Dio" si presume anche intelligente.


E a chi è intelligente, importa solo dove "guarda" il vostro Cuore, nel momento stesso in cui agite.


Ciò che conta del pensiero di Cristo, dunque, non è la sua presunta divinità, ma ciò che insegna, nella forma e nella misura in cui possa migliorare concretamente la qualità delle Nostre Vite: Vite Preziose e Irripetibili.


In qualsiasi forma di religione o pensiero, ad avere rilevanza, NON dovrebbe MAI essere la componente ritualistica ma solo l'Altruismo.


Questo è il corretto Spirito di vivere un Credo.

Non sacrifici. Non olocausti. Non apparenze.

Fatti. Essenza.


Così per il Natale: non ha importanza che si tratti della celebrazione del "pagano" Sol Invictus o della "cattolica" nascita di Cristo.


Lo ripeto: un dio realmente buono e saggio NON guarderebbe mai all'apparenza.

Un dio buono e saggio sa che si può sbagliare. 
Ma comprenderebbe. E perdonerebbe. E così dovrebbe fare ogni essere umano. Perdonarsi e amarsi reciprocamente. E non solo a Natale, ma tutto l'anno. Altrimenti non è mai un vero Natale.  
Ciò che un Dio non gradirebbe, è l'approfittarsi della sua pazienza, il perseverare nel far del male di proposito al prossimo, addirittura strumentalizzando il suo nome, per costruirvi imperi.
E ancor peggio: lasciar soffrire le proprie vittime, anche quelle a cui non si voleva fare del male, senza chiedere perdono né alle vittime né a lui. 

E' importante trovare un punto d'incontro. Sempre. 


Perchè tutto, in verità, è Uno.


Se infatti tutto quello che facciamo non avesse una ricompensa finale, potrebbe voler dire, che ciò che conta, è solo ciò che si fa nella nostra vita... 


Ed ecco che un sorriso o una carezza, un "ciao come stai" detto con l'intenzione di sapere come sta la persona a cui lo chiediamo, o uno "scusami", un "ti prego perdonami" e la concessione del perdono stesso, con tutto il Cuore, diventano il senso stesso del "Vostro Tutto".


E' il viaggio che conta. Non il traguardo.


E' lo Spirito con cui si Vive.


Analogamente per le ricorrenze fra cui lo stesso Natale.


Non importa se sia la data di Nascita del Cristo o meno (alcuni studiosi in base a riferimenti storici tratti dal Vangelo e un particolare allineamento planetario, l'hanno posta addirittura nell'anno 7 A.C. sotto il segno della Bilancia)


Ma come ho detto, non è questo ciò che conta. 


Quello che conta è ogni respiro, ogni attimo dell'Esistenza Terrena: è appunto lo Spirito con cui viene vissuta e non i nomi che certi poteri danno ai loro "dogmi", che come spesso, troppo spesso nella Storia dell'Essere Umano, si rivelano depistanti ed ingannevoli.


Come ormai sapete, il Cuore, per me, indipendentemente dalla divisa che si indossi o la razza a cui si appartenga, ha sempre e comunque un solo Colore. 


La cultura da cui provengo, NON essendo ritualistica, in verità non ha "feste", non ha "santi", non ha "ricorrenze". 


Neppure compleanni.


E' chiaro che entrando a far parte del Sistema, oltre che una identità anagrafica, si assumeranno gli usi e i costumi, e se ne conosceranno gioie e purtroppo anche i dolori. Ma la meraviglia è proprio nelle emozioni che si vivono, in quel variopinto miracolo che è la vita, quando ogni giorno in cui, la mattina, con il cuore a pezzi o intero, ci si riscopre comunque vivi, nonostante le piccole grandi prove affrontate. E anche nella sofferenza più inconsolabile, ci si sforza di trovarne motivo di gioia e di festa. So che non è facile, ma ci si prova. Quello che voglio dire, è che qualsiasi cosa si festeggi è importante che provenga dal cuore, che sia una celebrazione interiore, se non altro in onore di chi soffre ancora più di noi o, quando siamo felici, per chi non lo è altrettanto augurandogli di realizzare i loro sogni più belli, al più presto. E' allora si che diventa una festa interiore. Sincera.


E quindi stimo moltissimo chi festeggia le ricorrenze con Spirito Sincero, NON consumistico.


Vivo come voi.

Condivido gioie e dolori, successi e delusioni, come voi e con voi.

E così insieme cresciamo.

Impariamo.


Come l'anno scorso, e come ogni anno, purtroppo, come ho già detto, ci sono persone che sotto le Feste, si sentono molto sole, anche in mezzo a tanta gente. Il Natale e il Capodanno, creano loro tristezza ad esempio, proprio per un amore perduto o mai ricambiato.


Quanti di noi hanno sperimentato, almeno una volta nella loro vita, questa emozione tanto struggente, e al contempo dolce, in cui si dimenticano i torti subiti, anche quando sono gravi, perdonando anche chi, perdono, forse, non meriterebbe. Quanti di noi, almeno una volta, si sono ritrovati soli, quando non se lo aspettavano, e allora, per non morire dentro, hanno tentato di uscire di casa, e immergersi nella dolcezza di quelle luci e colori, confondendosi in strade affollate di coppie abbracciate e serene, che senza volerlo vi ricordavano ancor più, di quanto aveste il cuore a pezzi, portando a chiedersi ripetutamente, riflessi nelle vetrine di quei ristoranti dove eravate stati insieme, come sarebbero potuto essere bello quel Natale insieme, se solo le cose fossero andate diversamente.  


 Ma anziché piangersi addosso, credo che in quei casi, la cosa migliore, sia quella di trasformare quell'implosione dell'anima, di convertire quell'ineluttabile senso di vuoto, di smarrimento, di disperazione, in un sentimento costruttivo, positivo, in una forma di energia che anziché chiudersi nel nostro petto, si apra verso l'esterno, verso gli altri, indipendentemente che siano più o meno fortunati rispetto a noi.


Si prova un senso di pace profonda, che di sicuro non cancella il dolore, ma aiuta ad armonizzarlo, e dona un significato: sia al dolore stesso, che alle nostre vite. E questo vale tutto l'anno: non solo a Natale. Ci sono poi persone che si deprimono, anche se sono comunque non sono sole. In quei casi, il motivo risiede nel fatto che nell'immaginario collettivo del Natale, tutto è perfetto, la neve, Babbo Natale, tutti che si vogliono bene, la persona amata al proprio fianco, le rappacificazioni ecc.. E invece si crea una distonia fra l'idea del Natale, e la realtà, che purtroppo, oltretutto quest'anno, il 2011, fra catastrofi e manovre finanziarie, non è stato decisamente dei migliori... E così ecco che le aspettative che abbiamo sul prossimo, specie da chi pensiamo volerci bene, in particolare da chi si ama o dalle nostre famiglie, rischia di venire delusa. E ci si adira o ci si deprime. Ma di dimentica che si tratta comunque di persone che hanno le nostre stesse aspettative.


Come dicevo è proprio la delusione di queste aspettative a creare depressione perché il valore che racchiude il Natale, va in contraddizione con l'assenza di Anima del Sistema che lo ha creato. Lo stesso Babbo Natale, dolce e rassicurante nei suoi abiti bianchi e rossi ha in verità la divisa di una lattina di coca cola... Se fate una ricerca sull'origine dell'abito del Santa Claus (Babbo Natale) consumistico capirete cosa intendo.  


Eppure tutti ce lo aspettiamo così.


Ma non ha importanza, perchè quello che conta davvero, invece, è il messaggio Spirituale che porta in quei giorni.

La magia negli occhi dei bambini, l'attesa del suo arrivo. I regali sotto l'albero... Le musiche, una Magia che è viva anche in moltissimi adulti, pur sapendo come stanno le cose.

Ed è questo lo Spirito giusto. 


Purtroppo però le contraddizioni mondiali, le violenze, le ingiustizie, gli egoismi, le liti per motivi futili, cozzano con quello Spirito devastando la psiche di chi nel nel Cuore, vorrebbe invece provarne la vera essenza: un'essenza che non ha nulla a che vedere nè con le religioni, nè con il consumismo. 


Il Natale non può e non deve essere vissuto come uno sterile prodotto del Sistema per arricchire le multinazionali e impoverire le popolazioni.


Chi ha una vera Coscienza, desidera spontaneamente "Amore e Pace per Tutti"... e non lo fa solo a Natale.


E ovvio che chi invece si limita a ricordarsene solo sotto le Feste, poi scopre che si riduce a pranzi fra parenti semisconosciuti, regali insensati, stress e pettegolezzi. Vi è poi chi pur essendo animato da ottime intenzioni ha ancora cristalli di vetro piantati nel cuore per la perdita di qualcuno o qualcosa che amava con tutto il Cuore.


E confonde ancora le sue lacrime con la pioggia.


E quando fa troppo freddo, nel cuore, e nel cielo, diventano ghiaccio.

E su un Cuore caldo, sincero, possono fare molto male.

A chi sta soffrendo tanto, gli dico che gli sono vicino e che gli voglio bene.


Non importa chi sia o che non lo conosco.


Se sei tu, proprio tu che mi stai leggendo, so che è difficile quando tutto va al contrario di come sognavi, di come ti aspettavi, ma come ho già detto, ricorda che ogni giorno che vivi va festeggiato come fosse il tuo compleanno, o un Natale, perché lo stesso risveglio di ogni mattina, è il miracolo della Vita che si ripete.


Ti sono vicino con tutto il Cuore.

E non sono solo parole.

Tutto migliora. Sempre.


Quello che accade ha un suo perché che va oltre le incomprensioni e i sensi di colpa.

Un giorno sorriderai di questi tempi non belli.

E poi.. anche il vero Babbo Natale, a Natale, è solo ;-)


E nessuno gli fa i regali... Guardatelo li, nella foto in alto, all'inizio del post, stanco dinanzi al camino che pensa probabilmente anche lui ad un amore lontano o a un sogno irrealizzato.


Ci avete mai pensato? Voi Tutti, dotati di Coscienza, della capacità di saper perdonare, capire, siete unici e irripetibili. E per questo Speciali, qualsiasi cosa accada. I miracoli possono accadere. Anche i più insperati. E accadranno per Voi che vi preoccupate anche per gli altri, e che augurate cose Belle, anche a chi vi ha fatto del male. 


E' importante perdonare perché tutti nelle nostre azioni, o in quello che diciamo, o perché stiamo male, senza volerlo feriamo qualcuno. E spesso le nostre vittime sono proprio le persone che più ci amano al mondo. Perdonate, e la vita, o Dio, o il destino, a tempo debito, vi restituirà ciò che avete perduto. E quando lo ritroverete sarà ancora più bello di come lo sognavate. Guardate oltre le apparenze e ricordate che il cielo, oltre i nuvoloni, è sempre blu. So che è difficile ma occorre stringere i denti, avere fiducia. 


C'è una intelligenza superiore che sa sempre quello che fa. 


Come scrissi tempo addietro, questa intelligenza è infinitamente buona e saggia, magari ci fa compiere dei giri immensi, ma alla fine, ci dona sempre ciò che davvero amiamo e ci rende felici. Ho saputo che molti di voi hanno realizzato sogni impossibili.

E sono felice per loro.

Nel momento in cui brinderete, questo Natale o alla fine dell'anno, alzate il calice pregando, e augurando che le persone meno felici di voi, possano trovare anche loro comprensione, conforto e serenità: un augurio che dopo tante sofferenze, possano realizzare i loro sogni più belli.


E' un augurio che estendo a Tutti Voi, e per una volta, anche a me. I NOSTRI SOGNI, E I SOGNI DI TUTTI, SI REALIZZERANNO, E SARANNO ANCORA PIU' BELLI DI COME LI DESIDERAVAMO.


Un Abbraccio Forte e ancora BUON NATALE e BUON ANNO a TUTTI VOI ♥ 


Che possiate stare TUTTI con Persone che Amate e che Vi vogliano davvero Bene.


A presto.


Adam Kadmon ღ x 7