mercoledì 9 dicembre 2009

Quando la televisione diventa utile.. Grazie RAI 3



E' stato difficile per il signor Paolo Focaccia far giungere la sua storia ai media.
Un sentito grazie anche da parte mia alla RAI per averlo aiutato.
Se qualcuno gli offrisse anche un lavoro, magari ritroverebbe un pò della perduta serenità.
Vi lascio i suoi contatti: theprincipal@live.it
Un grazie anticipato e un abbraccio a tutti Voi.

ADAM

2 commenti:

  1. Ho scoperto Adam da un video su youtube nel suo canale e ho scoperto da poco tempo questo blog e ho letto solo ora questo post. Capisco bene come si sente questa Persona. Mi dispiace molto, per lui e per tutte le persone (anche alcune che
    conosco personalmente) in questa situazione che ogni giorno raggiungono un numero sempre più spaventoso soprattutto in Italia, che dovrebbe essere una nazione "fondata sul lavoro".

    Voglio raccontare una storia, ma non voglio essere noiosa, e per quanto possa essere lunga la abbrevierò.

    Io e i miei genitori siamo stati in questa situazione per alcuni anni, e capisco quando possa essere "buio" il futuro per chi vive situazioni simili. Mio papà ha sempre lavorato molto per non fare mai mancare nulla a me e a mia mamma. Ho vissuto come una principessa di una favola per anni, e forse lo ero davvero...in una favola.
    Ho sempre pensato che non avrebbe potuto mai succedermi nulla fin quando avrei avuto papà su cui poter contare e che mi avrebbe protetta sempre.
    Poi un giorno non so esattamente com'è successo, la favola in cui vivevo è finita. Ci siamo ritrovati con "nulla", debiti su debiti, tasse su tasse, problemi su problemi, quel poco che avevano lo abbiamo venduto per questo. In Italia purtroppo si lavora non per vivere, ma per "sopravvivere" e per "pagare tasse".
    Abbiamo dovuto cambiare casa, anche perchè in realtà non avevamo più una casa, e trasferirci dove c'era una persona che ci ha ospitato per un po di tempo. Mio zio, il quale ringrazierò sempre per questo... ma solo per questo.

    Cercando di vivere una "nuova vita" abbiamo cercato di ambientarci in questa città, ed è stato molto difficile per tutti. Per me perchè essendo vissuta per 17 anni in un mondo da favola mi era molto difficile abituarmi a quel cambiamento. Per un uomo 50 anni sempre abituato a lavorare, non c'erano possibilità di lavoro, e questo lo rendeva molto triste, disperato. Dopo alcuni mesi io e mia mamma abbiamo trovato lavori a tempo determinato e per un po siamo andati avanti così.
    Papà non faceva che rassicurarci che presto tutto si sarebbe risolto, che i problemi sarebbero passati. Dopo alcuni mesi aveva trovato anche un lavoro a tempo determinato e part time e in breve tempo stavamo risolvendo i nostri problemi, un poco per volta. Non mancava mai di ripetermi che con un po di pazienza e col tempo tutto sarebbe tornato come prima.
    E ci credevo. Vedevo che presto avrei riavuto la mia favola... o almeno questa era l'illusione che volevo darmi.

    .........

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  2. .........
    Una cosa che mi ha sempre insegnato è l'essere onesta, gentile soprattutto con chi sta peggio (non tanto economicamente quanto moralmente, a volte basta anche solo una parola gentile o la nostra presenza per rendere serene gli altri),
    sorridere sempre anche nelle situazioni più disperate (cosa che non sempre sono riuscita a fare, come invece ha fatto lui) e a vedere sempre qualcosa di positivo anche nelle sconfitte (cosa che non sempre riesco a fare tutt'oggi).
    Lui però ci riusciva... a sorridere sempre e ad avere una parola di conforto in ogni situazione, persino quando stava male. E stava davvero molto male. Papà era malato, ma ne io ne mamma lo sapevamo.
    Un giorno è entrato in ospedale e ci è stato per alcune settimane. Ci rassicurava che non era nulla di grave. E sorrideva sempre. Parlava che nel futuro le cose si sarebbero sistemate e che sarebbe andato tutto bene.
    Abbiamo saputo cos'aveva solo il giorno in cui se n'è andato. Dove non lo so. Dove vanno le persone quando muoiono? Muoiono veramente? O una parte di loro continuerà ad esistere nell'universo? Io spero che in un modo o nell'altro siano sempre accanto a noi.
    Avevo solo 19 anni, non sapevo assolutamente nulla della vita, ma sapevo che molte persone (sia parenti che amici) ci avevano voltato le spalle e ci ho impiegato molto per capire quanto può essere senza limiti la cattiveria delle persone.
    L'ultima di queste persone ad avermi delusa è stato proprio mio zio. Ci aveva ospitati si, ma pochi mesi dopo la "partenza" di papà, ci ha messe in condizioni di andarcene da casa sua.
    I miei nonni e gli altri parenti non ne volevano sapere ne di me ne di mia mamma. Chiedevamo solo una stanza in cui dormire, e loro avendo una casa molto grande, di stanze e di bagni ne avevano abbastanza. Invece ci hanno ignorate e liquidate in fretta con scuse che definire banali non rende bene la realtà.
    La risposta che ci siamo sentite dare è stata che, solo se veniva a mancare una delle due, l'altra avrebbe potuto stare con loro ma a condizione che si trovasse un lavoro e poi se ne sarebbe andata.
    Non avevo un gran legame affettivo con loro, ma per mia mamma sentirsi dire una frase del genere dai suoi genitori è stata una sensazione tremenda.
    Da allora abbiamo potuto contare solo l'una sull'altra.
    Ho promesso a mio papà che mi sarei presa cura di mia mamma e lei di me. E fin'ora lo abbiamo sempre fatto.

    Fortunatamente non tutte le persone a questo mondo sono malvagie. Ce ne sono anche tante buone che nelle loro possibilità ci hanno aiutato =)
    Lei ora ha un lavoro a tempo indeterminato, avuto grazie a persone davvero meravigliose che abbiamo conosciuto in questa città, una delle quali purtroppo ci ha appena lasciati ma la ricorderò sempre con tutto il mio cuore.
    Io ho trovato delle amicizie Vere. Poche, ma Vere. Persone che sono o hanno vissuto la mia stessa situazione, alcune anche peggio, ma che hanno una grande bontà e forza d'animo. Persone che tutt'ora ho piacere di avere accanto.
    A me ora il futuro fa un po meno pura, e anche loro hanno paura, ma ci facciamo coraggio reciprocamente, gli uni agli altri. E' proprio vero che le persone che hanno di meno sono quelle che danno di più.
    A queste persone voglio Bene con tutto il Cuore ed è grazie a loro che Credo che il futuro del genere umano può essere migliore.
    Hai ragione Adam, quando dici di aver fiducia nell'Umanità. Ho visto anch'io uno spiraglio di Bontà, di Speranza, di Amore, di Altruismo.
    Noi esseri umani siamo creature davvero meravigliose e Speciali... ma il cuore di molti è avvelenato dall'egoismo, dall'opportunismo, dal materialismo ossessivo, e da ogni sentimento negativo e cattivo che ci allontana gli uni dagli altri.
    Ti ammiro e ti stimo molto Adam. Continua in ciò che stai facendo per noi. Continua, ti prego, a trasmettere questi valori di Amore e di Altruismo. Grazie. Soprattutto grazie di esistere!

    Beatrice

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